#Anteprima – La Crociata dei Bambini di Tullio Avoledo

Tra gli acquisti pasquali quest’anno, oltre alle adorate uova di cioccolato, l’uscita del nuovo romanzo di Avoledo vi costringerà  a passare in libreria. Arriva infatti la Crociata dei Bambini, il secondo libro italiano ispirato all’universo di Metro 2033.

Per chi ancora non lo avesse letto, (e siete rimasti in pochi) Metro 2033 è un romanzo di fantascienza post-apocalittica, che descrive la vita dei sopravvissuti all’ultima e devastante guerra nucleare negli angusti e opprimenti tunnel della Metropolitana di Mosca.  Il libro, scritto da Dmitry Glukhovsky, ha la particolarità di essere uno dei primi esempi di selfpublishing (la prima pubblicazione in rete risale infatti al 2001) e di essere poi arrivato alle stampe grazie al contributo di tanti lettori che lo hanno in qualche modo migliorato.

Non finisce qui, perché Metro 2033 ha anche ispirato due videogiochi ed è la pietra portante di un universo letterario più ampio che è  il Metro 2033 Universe.  

Detto questo, veniamo alla Crociata dei Bambini, il secondo libro del ciclo italiano che racconta il 2033, questa volta a Milano.

Tullio Avoledo, scrittore friulano con uno spiccato amore per ogni forma di espressione artistica, dai fumetti, ai videogiochi alle letteratura scritta e recitata ha intrapreso la sua avventura nell’universo espanso di Metro 2033 con il primo libro LE RADICI DEL CIELO e tra pochi giorni sarà la volta de LA CROCIATA DEI BAMBINI, una nuova tappa del viaggio di Padre Daniels tra le comunità di sopravvissuti nella Metropolitana di Milano.

In una recente intervista Avoledo ha commentato così la scelta di iniziare la sua avventura nella fantascienza post apocalittica:

“Sappiamo tutti di non essere indispensabili. E questo ci rende cinici nei confronti, ad esempio, della morte, o dei valori dimostrati da altri. Non siamo diversi dalla gente che guardava i cristiani sbranati dai leoni nel Circo Massimo…Ci consola pensare che tutto il mondo passa, che tutto decade e viene dimenticato. Che la nostra morte è parte di una morte collettiva. In realtà dovremmo guardare alle cose che restano: ai figli, ad esempio, che consegniamo al futuro come agnelli legati. Dovremmo cercare le cose belle, le cose che ambiscono alla perfezione, e farle nostre, metabolizzarle, assumerle come una medicina. Dobbiamo uscire dal quotidiano e pensare a un’altra misura del tempo”…

“Scrivere due romanzi ambientati nell’universo di Metro 2033 mi ha consentito, credo, di parlare di speranza e di bellezza in un contesto impossibile. Vorrei che molti, che tutti, cercassimo di farlo anche oggi. Prima che sia troppo tardi”. (L’intervista completa la trovate qui: SUL ROMANZO ) . 

E pensare che tutto è nato da un videogioco, il primo uscito per THQ nel 2010. Quelle oscure ed anguste atmosfere e l’adrenalina da sparatutto hanno ispirato lo scrittore e così è nata un’amicizia (quello tra un giovane scrittore russo ed un eclettico scrittore italiano) e due libri (per ora!) .

Nell’attesa che il libro arrivi in tutta la Penisola, vi lasciamo ad un’anteprima:  SCARICA  in formato Pdf le prime pagine!