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Intervista con Matteo Strukul, autore de I Cavalieri del Nord!

Manca ormai pochissimo all’uscita de I Cavalieri del Nord, attesissimo nuovo titolo della collana Multipop; l’arrivo nelle librerie è fissato per il 22 ottobre, e nello stesso giorno potrete incontrare l’autore a Fuori Milan Games Week (cliccate qui per saperne di più). Un secondo incontro avrà luogo sabato 24 presso la libreria Mondadori di Piazza Insurrezione, Padova (qui potete trovare la pagina evento su Facebook!).

Insomma, sarà un periodo piuttosto impegnato per Matteo Strukul, che tuttavia ci ha gentilmente concesso un po’ del suo tempo per rispondere a qualche domanda sul romanzo dei Cavalieri!

Eccovi quindi la nostra nuova intervista: prima di cominciare vi ricordiamo che potete scaricare un’anteprima gratuita del romanzo cliccando qui!

matteo strukul

 

Ciao Matteo, e benvenuto! Partiamo con la domanda ovvia: com’è nato il romanzo de i Cavalieri del Nord?

Da sempre volevo scrivere delle Crociate del Nord perchè erano poco frequentate dai romanzieri e personalmente amo raccontare le storie quasi sconosciute quando non completamente neglette e abbandonate dalla letteratura. C’era poi la straordinaria fascinazione per la Transilvania, “La Terra oltre le Foreste” che ha anche molto a che fare con le mie origini ancestrali, il mio cognome è ungherese, e proprio all’Ungheria, apparteneva in passato la Transilvania.

Cavalieri Teutonici e Transilvania si fondevano in una miscela incendiaria e di fronte a combinazioni del genere un autore come me semplicemente non può resistere. Erano anni che studiavo quel periodo – l’Europa medievale del XIII Secolo – in modo quasi ossessivo. Dovevo trovare però l’editore giusto per un progetto come questo che aveva l’ambizione di rileggere in chiave fantastica una delle pagine più cupe della storia. Quando Multiplayer.it Edizioni mi ha dato luce verde, ero entusiasta perchè sentivo che “I Cavalieri del Nord” aveva finalmente trovato la casa perfetta.

I cavalieri del nord_cap 1_RZoppello

 

 

Che cosa ti ha ispirato di più nella stesura del libro?
In parte quel che dicevo prima. Aggiungi la possibilità di affrontare grandi temi come l’amore, l’integrità, il coraggio, la disciplina, il sacrificio, la fede e la religione ma anche l’amore per la terra e la natura. Tutto questo e molto altro è condensato ne “I Cavalieri del Nord”.
Le pagine sono imbevute di un epos eroico e decadente a un tempo – questo almeno è ciò che spero di essere riuscito a creare – e la stesura del romanzo è stata un’autentica avventura. I viaggi compiuti per conoscere la materia narrativa mi hanno portato a ripercorrere le vie di alcuni grandi romanzieri nell’approccio, penso a Jack London e a Robert Louis Stevenson, per me veri e propri idoli. E poi l’idea di regalare una nuova pagina di letteratura alla Transilvania, dopo Bram Stoker – e non ci sono paragoni, sia chiaro non sono così pazzo – mi tentava terribilmente. Stoker non vi era mai stato ma io farei molta fatica a raccontare di un luogo che non ho mai visto. Scoprire una terra dell’anima però è qualcosa di completamente stupefacente. Al punto che credo andrò a viverci per alcune parti dell’anno. Si sta troppo bene.
Copertina _I Cavalieri del Nord_ Alfredo Monaldi - bassa
Che tipo di ricerche hai fatto per ricreare l’Europa medioevale descritta nel romanzo?
Ho studiato come un pazzo e ho visitato i luoghi almeno in parte.
Nella nota d’autore a fine libro, spiego quali sono state le fonti documentali anche se è chiaro che il “Chronicon Livoniae” di Enrico di Lettonia è stata la pietra angolare della ricerca.
Ma poi un’intera congerie di testi in lingua inglese e tedesca, oltre che italiana, hanno fatto il resto.
E tuttavia visitare le chiese fortificate e i castelli dei Cavalieri Teutonici in Transilvania si è rivelato decisivo.
Mappa Cavalieri
Wolf, Kaspar, Kira, La Madre dei Morti… il romanzo è pieno di personaggi indimenticabili e ben caratterizzati.
Qual è il tuo preferito?
Sai, è molto difficile scegliere.
Anche perchè non ho potere sui miei personaggi. Decidono loro quanto spazio prendere e quali caratteristiche avere. La Madre dei Morti, per esempio, doveva essere un personaggio significativo ma minore, invece mi è letteralmente esploso fra le mani e a quel punto non potevo più fermarla.
Ma anche il Kam è un personaggio formidabile e il rapporto fra Wolf e Kaspar per non parlare della grande storia d’amore fra Wolf e Kira rappresentano alcune delle trame chiave di tutta la storia. Perciò non saprei dirti. Li amo tutti, in un certo senso, perchè senza uno di loro l’intera costruzione cade.
I loro destini sono inscindibilmente legati e credo sia questo il segreto di un romanzo ben riuscito.
Penso anche che siano profondamente caratterizzati, come dici giustamente tu, e in questo senso hanno la possibilità di piantarsi nella corteccia cerebrale delle lettrici e dei lettori.
Aver immaginato da subito una dimensione grafico-illustrativa è stato un momento chiave perchè adoro sviluppare concept molto forti che possano trovare declinazioni diverse. Vedrei molto bene una versione a fumetti de “I Cavalieri del Nord” e ci sto già pensando a dire il vero, per non parlare di un videogame o una serie tv o un film… ma intanto lavoriamo con forza sul libro, eh eh!

Sergio Cosmai

Se dovessi creare una colonna sonora per I Cavalieri del Nord, che canzoni o musiche sceglieresti?
Mmmm, bella domanda.
Dunque, “We Will Rock You” dei Queen ci starebbe bene (anche se Brian Helgeland l’ha già usata in quella meraviglia di film che è “A Knight’s Tale” con Heath Ledger), magari ci aggiungerei qualcosa di Pink e dei Pretty Reckless per le parti più romantiche, tenendo poi un rock teso come “Black Dog” e “Rock’n’roll” dei Led Zep sulle sequenze di battaglia.
Anche se non vorrei rinunciare per niente al mondo al primo movimento dell’Eroica di Beethoven (la sinfonia numero 5) per la sequenza iniziale. Insomma diciamo che spenderei un patrimonio in diritti solo per la colonna sonora…

Mirco Paganessi

Le illustrazioni interne e la copertina sono state scelte grazie ad un contest artistico. Il processo di selezione è stato difficile?
Molto. Per me era fondamentale catturare l’atmosfera del libro e la cosa incredibile è stata che gli illustratori, tutti bravissimi, hanno saputo cogliere temi e sfumature sulla base di una semplice traccia del capitolo, anzi di un estratto.
Naturalmente Riccardo Zoppello, Barbara Miele, Marcello Iozzoli e Luca Negri lo hanno fatto meglio degli altri, a parer mio e della giuria, il che non significa affatto che le altre illustrazioni non fossero magnifiche. Solo che si accordavano meno bene allo spirito del romanzo. Questo alla fine è stato il criterio dirimente.
Sono felice del risultato. In questo senso, Multiplayer.it Edizioni ha realizzato un’edizione curatissima in ogni dettaglio.

Claudia Gironi

Quali sono i tuoi libri, fumetti e/o film preferiti?
Ah be’… potremmo andare avanti secoli.
Vediamo: cito in ordine sparso alcune delle maggiori influenze per questa saga: “Ivanhoe” di Walter Scott, “I cavalieri teutonici” di Henryk Sienkiewicz, le saghe legate al “Mondo Emerso” e ai “Regni di Nashira” di Licia Troisi, Tim Willocks e la sua trilogia dedicata al Cavaliere di San Giovanni “Matthias Tannhauser”, la saga di “Grisha”, firmata da Leigh Bardugo, Joe Abercrombie e i suoi “The Heroes” e “Best Served Cold” oltre alla trilogia del “Mare Infranto”, la serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas, “Conan” di Robert E. Howard, la trilogia di “Magdeburg” di Alan D. Altieri, “Hunger Games” di Suzanne Collins, “The Raven Cycle” di Maggie Stiefvater e la saga di “Skyrim” e quella di “Dragon Age“, i romanzi dedicati alla figura di “The Witcher” di Andrzej Sapkowski e naturalmente i relativi games, la serie a fumetti di “Northlanders” firmata da Brian Wood…

Stefano Zattera

 

Ci puoi raccontare qualcosa sui tuoi progetti attuali e del prossimo futuro?

Be’, anzitutto lavorare duro su questo romanzo perchè ho già il sequel in testa quindi, amici miei, svaligiamo le librerie chiedendo a gran voce “I Cavalieri del Nord” così da portarci a casa il secondo romanzo del ciclo, eh eh!
Una riduzione a fumetti sarebbe magnifica e ho già in mente qualche disegnatore adatto, a febbraio poi partirà una sorpresa ma attendo prima di comunicarla, nel frattempo sto scrivendo un altro romanzo storico ma ambientato in un periodo completamente diverso.
Ho anche un soggetto per il cinema in fase di sviluppo per una storia quasi western.

Enrica Fastuca

Qualche consiglio da veterano per aspiranti scrittori italiani?
Leggete come indemoniati. Studiate a memoria gli autori che vi piacciono. Ricopiate le loro pagine e poi trasfiguratele con la vostra sensibilità in qualcosa di diverso. Non abbiate paura di osare, siate sfrontati, siate rock, scrivete ogni giorno una pagina della storia che avete in mente.
Luca Negri cap 25
Per concludere in bellezza: hai qualche consiglio, augurio o avvertimento da dare ai lettori, prima che si incamminino verso il freddo del Nord?

Leggete “I Cavalieri del Nord” e poi correte a visitare la Transilvania, è una terra magica e fuori dal tempo perchè il ferro di cavallo dei Carpazi l’ha protetta per secoli dalle influenze della cultura occidentale e ha custodito una miscela magmatica fatta di suggestioni magiare, turche, cattoliche, barbare e avrete l’occasione di vedere borghi, castelli e chiese e paesaggi che sembrano usciti direttamente da un romanzo e poi Dracula, i Cavalieri Teutonici, i Vampiri, i Cumani, Vlad l’Impalatore, i Licantropi… e ci arrivate in un’ora d’aereo… e scoprirete che in ognuna di queste leggende e di storie incredibili c’è un fondo di verità.

 

barbara miele capitolo 6

 

E con questo è tutto, gente!

Scaricate l’anteprima de I Cavalieri del Nord e preparatevi all’arrivo del freddo inverno… Kira e Wolf vi aspettano!